Bellissimo articolo!! leggendo tra queste righe, ho fatto un tuffo nel passato, nelle mie giornate da ragazzino, all’ombra dell’orologio di la chiazza. La mia casa era li vicino e ricordo ancora le sere, soprattutto quelle d’estate con le porte e finestre aperte, ed il rintocco dell’orologio ti riportava alla realtà, realtà che spesso abbandonavi quando sdraiato per la canicola la mente si perdeva tra le stelle, quello stesso “battito” della città che oggi a distanza di anni ed in una città molto lontana al ricordo ti fa venire quasi un po di nostalgia. Complimenti all’autrice!
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