Mi permetto di aggiungere una nota per me fondamentale: perché, visto che il reato è acclarato e i diretti responsabili e chi, complice e connivente, ne ha consentito anche amministrativamente la commissione, sono facilmente identificabili, non si procede, anzitutto, con il sequestro preventivo di tutti i beni (solo di quelli emergenti, purtroppo…) dei diretti responsabili già individuati? L’aspetto economico non deve servire a certo stato (l’iniziale maiuscola sarebbe sprecata) e a certi coraggiosissimi imprenditori solo quando fa comodo come arma di ricatto, cosa che continua a succedere senza pudore da almeno cinquanta anni. E io (come me tutti i contribuenti onesti) pago…
Come tale e come cittadino, anche io plaudo all’atto sofferto e coraggioso di Patrizia Todisco e mi chiedo, senza per questo voler innescare alcuna polemica, se tutto ciò sarebbe successo qualora il magistrato di turno fosse stato un uomo.
Armando Polito