L’inenarrabile abita in noi, Giacomo, nella nostra apatia, nel nostro mostruoso egoismo, nella crudeltà di un uomo che si convince di essere diverso dai più sfortunati, invulnerabile, santo, giusto e, quindi, più forte.
Gli episodi della guerra di Yugoslavia sono durissimi, logorano le capacità dell’udito e sfilacciano gli equilibri della mente. Come possono esistere, nell’essere umano, simili processi sadici e bestiali? (Mi scusino le bestie!)
Benvengano sempre le testimonianze dirette, la cronaca, la letteratura, il teatro, il cinema,…la coscienza. L’ultima mia più solida e irriducibile speranza? Che la gente conosca e impari e impari per conoscere e non sbagliare più…
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Commenti su Due narratori per la guerra civile che ha insanguinato l’ex-Jugoslavia tra il 1991 e il 1995 di raffaellaverdesca
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