La presenza di questa poesia in un Sito il cui titolo lascerebbe credere a una piattaforma culturale circoscritta a tematiche di marca esclusivamente territoriale, denota come la Direzione di “Spigolature Salentine” non abbia avuto in questi anni il paraocchi del provincialismo e abbia saputo invece rompere ogni confine inglobando non solo temi di carattere universale come la Fame nel Mondo (presente in “Notte di Ferragosto”) o di altre urgenze sociali a largo raggio, ma anche relativi a forme che lasciavano spazio alla creatività, quando questa – è ovvio – diventava strumento non solo di cultura in genere ma addirittura di quotata letteratura. Un discernimento che – dando ancora merito a Marcello Gaballo e ai suoi collaboratori – stabilisce la consapevolezza che se chicchi portano al granaio gli autori salentini che scrivono per fare conoscere antiche ricette gastronomiche come “Le trecce alla scaunizzu” (Nino Pensabene) o “Le amarene di Arneo” (G.Livraghi Verdesca Zain) ugualmente chicchi sono quelli degli autori salentini che – pur affrontando temi diversi – rendono onore alla propria terra con opere degne di figurare nel panorama letterario italiano.
Ho sentito il dovere di fare queste considerazioni, notando come in prossimità del Ferragosto questa poesia risultasse fra i più letti del sito pur non essendo postata in questi giorni ma solo nel 2011 e già nella ricorrenza del 2010.
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Commenti su Poesia/ Notte di ferragosto di nino pensabene
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