a proposito di “sporco” occorre richiamare altri termini utilizzati dal nostro popolo, integrando la bellissima nota di Armando su questo etimo che meritava di essere recuperato. Lo “sporcare” in senso generico lo si indica con “llurdare”. Quando si tratta di sporco da grasso mi sembra si utilizzi “nziare” (“nzivare” a Gallipoli). Se lo sporco deriva dai prodotti della combustione, come da fuliggine o cenere o carboni: “nquatarare”, un tempo assai frequente. Più ricercato “llippare”, riferito al viscido che si accumulava sui recipienti in terracotta inutilizzati o su oggetti sporcati dalla saliva del cane o dalle secrezioni delle lumache.
E se il termine di Armando derivasse da quest’ultimo? Ma sarà lui stesso a vederci chiaro e a trovare l’etimologia. Forse greca?
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