Caro Armando, condivido pienamente il tuo rifiuto per l’idea mortale di culture separate; condivido anche (come già ben sai, del resto) il tuo giudizio sull’autrice. Credo però che bisognerebbe soffermarsi su questa forza che permetterebbe di collocare alcunchè nel posto che spetta. La storia non fa un bel niente, mi pare, senza un enzima di fondo coadiuvato dal caso: l’azione di uomini e donne in carne ed ossa armati di buona volontà. Per rendere il tutto più concreto, ti domando, se non ci fosse questo blog, tu stesso avresti conosciuto l’opera straordinaria di Giulietta? Se la tua risposta è no (e credo che sia no) allora bisogna rendersi conto che si possono sostituire dei nomi e cognomi a questa entità oscura che somiglia troppo alla provvidenza. Saluti
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