[*exparère>*exparidiàre (aggiunta di un suffisso fattitivo -idiàre, dal greco -izein)>spariggiàre> (normale sviluppo -di->-gg-; da -idiare deriva il suffisso italiano -eggiàre)> spaliggiàre (variante, come si è detto, di Casarano, Parabita e Spongano)>spalliggiàre (geminazione espressiva di -l-)>sparliggiàre (dissimilazione -ll->-rl-, oppure per influsso dell’altro sparliggiàre;...]
Ma perché tutte queste trafile? Altro che Garrisi…!!!
N.B. nei dialetti salentini non si ha “normale sviluppo di -di->-gg-” ma di -di- in -sc- (s linguale semplice). Non so se può essere di aiuto, ma in foggiano vi è il verbo sbalijà “uscire di senno, vaneggiare, parlare in modo sconclusionato”, l’agg. sbalijàte “sbalestrato, folle, scapestrato”; entrambi prob. derivano dal sost. valìje “forza, volontà”. Attendo lumi!