Aggiungo che in passato avevo vagliato la probabilità che il verbo scazzecare (a Lecce), quale intensivo di un verbo (mancante) *scazzare, sia verosimilmente di prestito napoletano.
Oppure, da un precedente *scuzzicàre che origininariamente doveva significare «togliere, rimuovere la crosta», verbo denom. di sal. còzzica ‘crosta’; da qui il passaggio semantico di ‘sollevare, distaccare’ > ‘stuzzicare, stimolare’. Un confronto lo abbiamo nel romanesco scoccià(re) ‘togliere il guscio (=còccia)’, quindi ‘rompere (spec. il guscio delle uova)’.
Saluti.
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Commenti su “Scazzicàre” parente di “calcio”: chi l’avrebbe mai detto! di fabio
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