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Commenti su Lettera a tutti gli “Spigolatori Salentini” riguardo le trivellazioni nei mari del Salento di Michele Eugenio Di Carlo

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Vieste, 29 luglio 2011

Gentile Direttore.
trasmetto le osservazioni redatte dal Comitato per la tutela del mare
del Gargano al Ministero dell’Ambiente contro le concessioni d149 e d71
alla Northern Petroleum, con preghiera di pubblicare anche la lettera che rivolgo alla stampa locale, provinciale e regionale che fornisce le informazioni necessarie affinché entro il 2 agosto 2011 (termine ultimo per produrre le osservazioni) cittadini e associazioni siano messi in condizione di produrre osservazioni utilissime e necessarie per difendere il nostro territorio.
Con i miei più cordiali saluti e gli auguri di buon lavoro.

Michele Eugenio Di Carlo
Presidente del Comitato per la tutela del mare del Gargano

LETTERA ALLA STAMPA
Nel trasmettere alla stampa le osservazioni al Ministero dell’
Ambiente redatte del Comitato per la tutela del mare del Gargano contro
le concessioni alla Northern Petroleum, relative al medio e basso
Adriatico, ritengo doveroso ringraziare Maria Rita D’Orsogna,
professore associato di Matematica Applicata presso l’Università di Los
Angeles, per aver fornito anche in questa occasione il supporto tecnico-
scientifico necessario a analizzare i fatti e a scrivere le
osservazioni stesse.
E’ stata la Dottoressa Maria Rita D’Orsogna a comunicarci che la
società Northern Petroleum intende avviare l’iter burocratico per
trivellare le coste del medio e basso Adriatico con le seguenti
località interessate: Bari, Monopoli, Polignano a mare, Brindisi,
Fasano, Cisternino, Ostuni, Carovigno, Meledugno, Otranto, Giurdignano,
Uggiano La Chiesa, Torre Guaceto, Macchia San Giovanni, Punta della
Contessa, Foce Canale Giancola, Rauccio, Aquatina Frigole, Torre
Veneri, Le Cesine, Torre dell’Orso, Palude dei Tamari, Laghi Alimini,
Santa Maria di Leuca, Posidonieto Capo San Gregorio, Punta Ristola.
Le concessioni d149 e d71 prevedono indagini esplorative con la
tecnica dell’airgun e l’installazione di pozzi estrattivi a una ventina
di chilometri dalla riva, in zone altamente turistiche e naturalistiche
con ben nove aree protette e rilascio di sostanze inquinanti dannose
alla fauna marina, all’uomo e alle sue attività economiche.
Danni incalcolabili in cambio del solo 4% dei ricavi del petrolio
estratto.
Ancora pochi giorni per produrre da parte di cittadini e associazioni
le osservazioni al ministero dell’ambiente seguendo le indicazioni
della Prof.essa D’Orsogna:
http://dorsogna.blogspot.com/2011/07/affondiamo-la-northern-
petroleum.html

Michele Eugenio Di Carlo
Presidente Comitato per la tutela del mare del Gargano

Allegato:

OSSERVAZIONI AL MINISTERO DELL’AMBIENTE DEL COMITATO PER LA TUTELA
DEL MARE DEL GARGANO

Comitato per la tutela del mare del Gargano
Piazzale Aldo Moro n. 24
71019 Vieste (FG)

Al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Direzione per la Salvaguardia Ambientale – Divisione III
Attenzione: Concessione d71 FR-NP e d149 DR-NP Northern Petroleum
Via Cristoforo Colombo, 44
00147 – Roma

p.c.: Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Direzione Generale per la Qualità e la Tutela del Paesaggio e l’Arte
Contemporanea
Via San Michele, 22
00153 – Roma

Oggetto: Osservazioni contro Concessione d71 FR-NP e d149 DR-NP
Northern Petroleum.

Con la presente il Comitato per la tutela del mare del Gargano, che
ha tra i propri compiti statutari la salvaguardia dell’ecosistema
marino, la tutela della salute delle popolazioni garganiche, la
sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui temi della salubrità del
mare e dei rischi per la salute umana derivanti dall’inquinamento dello
stesso, già organizzatore della manifestazione del 24 aprile 2010 a
Lesina contro il parere positivo espresso dall’ufficio valutazione di
impatto ambientale alla richiesta della società irlandese Petrolceltic
Elsa, parte integrante della Rete nazionale per la difesa e la
valorizzazione del mare Adriatico e del mar Ionio, esprime, come già
fatto per le aree adiacenti alle isole Tremiti, la propria contrarietà
alle ispezioni sismiche e all’installazione dei pozzi petroliferi d71
FR-NP e d149 DR-NP per la ricerca di idrocarburi, come proposto dalla
Northern Petroleum di Londra. Non possiamo permettere tacitamente che
pozzi sorgano lungo il litorale pugliese, a circa 25 km dalla riva, in
quanto, se approvati tali pozzi rappresenterebbero l’inizio di una vera
e propria aggressione dell’Adriatico meridionale da parte di ditte
petrolifere straniere con gravi danni e ripercussioni negative anche
sulle attività umane che si svolgono sul Gargano.

Oltretutto, la VIA prevede l’uso di tecniche invasive come l’air gun
con danni alla pesca, ripercussioni estremamente negative sulla salute
e sulla vita stessa degli animali del mare, realizzazione di pozzi
esplorativi che potrebbero restare nei nostri mari per decenni, se
produttivi. Il progetto della Northern Petroleum non mette in nessuna
evidenza l’inevitabile uso di fanghi e fluidi perforanti e la
produzione di acque di risulta altamente tossiche che ogni pozzo,
preliminare o permanente, comporta. La Northern Petroleum non menziona
neppure i pericoli di subsidenza, scoppi, inquinamento e semplicemente
ignora gli effetti disastrosi sull’attività della pesca, già fortemente
minacciata da scarichi velenosi di tutti i tipi, o sul settore turismo
che è una delle attività prevalenti della Puglia.

Il mare Adriatico deve essere difeso e tutelato dall’attività
estrattiva del petrolio, inclusi i progetti in esame, che sono da
ritenersi in forte e totale contrasto con l’ambiente, l’economia, la
storia, le tradizioni della Puglia e delle sue coste. Una Puglia che
deve difendere ad ogni costo il turismo di qualità, la pesca, l’
agricoltura, la salute dei cittadini, la sua consolidata immagine di
territorio sano.
L’estrazione di scarse quantità di petrolio pesante, ricco di zolfo,
con guadagni irrisori da parte dello Stato, non deve e non può
giustificare l’aggressione alle nostre attività produttive, alla nostra
salute, al nostro territorio.
La presente è da intendersi ai sensi dell’articolo 6, comma 9 della
legge 8 luglio 1986 n.349, che consente ai cittadini di presentare
osservazioni sui progetti sottoposti a VIA e ai sensi del trattato di
Aarhus che, recepito anche in Italia, consente alle popolazioni il
diritto di esprimersi su proposte ad alto impatto ambientale, rendendo
l’opinione dei cittadini vincolante. Rinnoviamo, quindi, la preghiera
affinchè i Ministeri competenti boccino i progetti della Northern
Petroleum, rispettando la volontà delle popolazioni della Puglia e dell’
Adriatico, sancita e conclamata anche dalla regione Puglia.

Vieste, 26 luglio 2011

Michele Eugenio Di Carlo
Presidente Comitato per la tutela del mare del Gargano


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