Sarà che molti scaricano all’esterno l’immondizia che covano nell’animo? Ognuno di noi, amando il suo paese, vorrebbe che questo sentimento si trasformasse in decoro, in voglia di protezione e cura del territorio. Sono quella donna che è tornata indietro costringendo i propri figli a raccogliere carte buttate per terra, la stessa che ha girato giornate riempendosi le tasche di oggetti da gettare ogni volta che non ha trovato gli appositi cestini. Ahimè, sono anche quella che ha rischiato di cadere dalla bicicletta ogni volta che le sono venuti sotto gli occhi i panorami da discarica ritratti dall’autore: naso chiuso e occhi serrati. Dispiacere IMMENSO, ribellione, sgomento. Piuttosto che impegnare, sprecare energie per ripulire, non sarebbe meglio non sporcare? Piuttosto che far giudicare con orrore lo stato di degrado e inciviltà della nostra terra, non sarebbe meglio sentire questo disprezzo rivolto alla nostra persona? Evitiamolo, allora! A cosa servono i volenterosi armati di buste e guanti se poco dopo straripa dirompente la nostra barbarie?! La Terra è la casa e sfido chiunque a viverci dopo averla sporcata e riempita della propria miseria.
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