Quantcast
Channel: Commenti per Spigolature Salentine
Viewing all 3124 articles
Browse latest View live

Commenti su Il mio omaggio a Grigoriu di Marcello

$
0
0

Armando, ti risulta che con “sghei” si indichino anche i soldi? Fino a qualche anno fa l’ho sentito diverse volte, con questo senso. Forse un modernismo? perchè i più anziani li indicavano spesso con “cuperchi”, “turnisi” o con il più comune “sordi”: “ci tene sordi batte li carte”


Commenti su Il mio omaggio a Grigoriu di Marcello

$
0
0

a proposito di sghembo e sgherru, mi viene in mente un altro termine di gran lungo preferito dal nostro popolo per esprimere lo stesso concetto: “ccàmbara”. E il richiamo va al noto proverbio “ti ‘na sciumenta ccàmbara no pigghiare mai la figghia; puru ca no gghe totta ccàmbara alla mamma si ssimegghia” (letteralmente: di una giumenta sbilenca non prendere mai la figlia; anche se non del tutto sbilenca assomiglia sempre alla mamma)

Commenti su Il mio omaggio a Grigoriu di armandop

$
0
0

SGHEI è voce di origine veneziana. Ecco come si presenta trattato il lemma nel Dizionario del dialetto veneziano di Giuseppe Boerio, Cecchini, Venezia, 1867, pag. 158: “SCHEO Voce nuova. Chiamasi dal basso volgo il Centesimo della lira austriaca per distinguerlo da quello della lira italiana che aveva qualche piccolo valore di più. Dicesi altrimenti CENTESIMÌN”. Per quanto riguarda la sua etimologia, se essa non ha origine onomatopeica o gergale, credo che bisognerebbe indagare partendo proprio dal concetto di “centesimo” o, comunque, di inferiorità. C’è qualche amico veneziano che ci può aiutare? Ad ogni buon conto, ecco quanto è riportato nella Treccani on line: “prob. tratto dall’espressione ted. Schei(demünze) «moneta divisionale» che si leggeva sulle monete austriache circolanti nel Lombardo-Veneto”. Nessun collegamento con sgherru, neppure di natura semantica.
CCÀMBARA non è presente nel vocabolario del Rohlfs, ma con una certa sicurezza credo di poter affermare che non è altro che deformazione, al femminile, di gambero, dal latino càmmarus, a sua volta dal greco kàmmaros. Il collegamento con sgherru/sghembo è esclusivamente di natura semantica.

Commenti su Il mio omaggio a Grigoriu di Marcello

$
0
0

e quindi la sciumenta ccàmbara procede maldestramente, ben lontana dalla retta via, anzi addirittura retrocedendo!

Da qui immagino derivi il verbo “ccambarare” (peccare di gola o venir meno all’astinenza delle carni, tradendo gli insegnamenti della Chiesa nei giorni comandati). Ma credo che tu abbia altre giustificazioni, che aspetto di leggere

Commenti su Il mio omaggio a Grigoriu di armandop

$
0
0

Ccambaràre mi sta facendo perdere le nottate da almeno una decina d’anni. La tua estensione semantica andrebbe bene, ma il Rohlfs mette in campo un “greco dialettale “gamarìzo” (introvabile!)=mangiare di grasso, che secondo me potrebbe essere connesso con gamos=festa nuziale (con riferimento al banchetto) ma ancor più con kàmara=oggetto a forma di volta (e questa volta il riferimento sarebbe alla pancia piena).

Commenti su Tutto sugli agrumi del Salento. Parola di Massimo! di massimo vaglio

$
0
0

Il problema dai voi lamentato è senz’altro, la fumaggine, questa è provocata da una serie di funghi che si sviluppano sulla melata (sostanza dolciastra) secreta da afidi e cocciniglie che sono i veri parassiti di queste piante e che sono quelli che bisognerebbe preventivamente combattere. Dunque, la presenza della fumaggine su una pianta è sempre determinata dalla presenza degli anzi detti parassiti, e sovente i danni causati sono da considerarsi come la somma dei danni provocati dal fungo e quelli operati dai parassiti. Il problema principale dello sviluppo della fumaggine su una pianta consiste essenzialmente nella diffusione delle colonie, che all’aspetto si presentano come una materia nerastra e polverosa che nel corso del tempo si inspessisce fino a consolidarsi in una vera e propria crosta. Diffondendosi sull’apparato fogliare, questo strato impedisce un corretto lavoro alla foglia, non più in grado di effettuare la fotosintesi e di respirare, il che ne provoca l’avvizzimento e la caduta. Il frutto imbrattato di fumaggine è poi impresentabile e subisce un notevole deprezzamento. La fumaggine, e i parassiti che producono la melata si sviluppano essenzialmente in ambienti umidi e ombrosi, su alberi senza manutenzione e rimonde adeguate, quindi con un sistema fogliare molto folto che crea ambienti favorevoli allo sviluppo dei sopra citati parassiti.
Ecco perchè una delle più efficaci forme di lotta è soprattutto la prevenzione ed il monitoraggio dello stato di salute delle piante, in maniera da intervenire prima di dover ricorrere a mezzi chimici, che sono comunque facilmente utilizzabili in quanto innocui. In caso di grossa infestazione, si rendono necessari trattamenti a base di rame o di sapone molle di potassio, per interventi su piccola scala, prima dei trattamenti è opportuno procedere al lavaggio delle piante, con un’idropulitrice regolata a bassa pressione.

Commenti su Giuggiole alias scèsciule, per pochi intenditori! di Marcello Gaballo

$
0
0

Posseggo il mio albero di giuggiole che consumo fresche. Proverò le giuggiole sciroppate consigliate da Massimo.

Sono sempre disponibile a regalare agli amici qualche “scattone” per consentire che questo alberello, ospite della nostra macchia, non sparisca per la solita inettitudine umana.

Marcello Gaballo

Commenti su Uomini e vini di Copertino di Raffaella Verdesca

$
0
0

Da copertinese, plaudo entusiasta alla conoscenza che dai vini spazia alla musica e ai ben confezionati tributi verso chi ha dato quel po’ di frizzantino alla ricerca di qualità. Note aromatiche di storia e commenti fruttati di ironia. L’eccellenze si gustano anche in pochi righi, caro Pino!


Commenti su Il mio San Martino di tanti anni fa di soniavenuti

$
0
0

Delizioso… Alfredo. E’ vero, credo che il San Martino sia sentito solo dalle nostre parti, ma con caparbietà qui a Collemeto e dintorni, lo continueremo a festeggiare affinchè questa tradizione non vada perduta e sia trasmessa alle nuove generazioni.
Questa sera in casa mia, convivio di amici e parenti, vino novello, “viermiceddrhi cu llu baccalà” “cicòre e fanùcchi frischi a subbratùla” e “pìttule”.
Un pensiero andrà sicuramente a te, nostro compaesano (riporterò questo tuo scritto anche agli altri), oltre che a mia figlia che vive a Roma , e che per mantenere la “sua” tradizione farà sicuramente le “pìttule” e il “baccalà” cercando di rafforzare e non perdere le sue radici, riportandole anche in quel di Roma a chi non le conosce.
Siamo Salentini anche per questo atteggiamento che ci distingue non credi?

Commenti su Il mio San Martino di tanti anni fa di Raffaella Verdesca

$
0
0

Fantastica storia, sacra almeno quanto le foto di famiglia conservate in album simili a reliquie! Mi hai fatto ridere e sorridere, grande Alfredo, usando parole e immagini così naturali da farmi rivivere i tuoi splendidi attimi d’ingenuità infantile. Che dici, brindiamo? Ma sì, da astemia(mostro immondo per molti), voglio brindare con te e con Spigolature ai mondi passati che colorano e riscaldono ancora le nostre giornate robotiche e romantiche! Prosit!!!!

Commenti su Il mio San Martino di tanti anni fa di Repubblica Salentina

$
0
0

Bellissima e ….commovente!
Rep. Salentina

Commenti su Il mio San Martino di tanti anni fa di Alfredo Romano

$
0
0

Oh, cara Sonia, quanto vorrei essere al tuo desco questa sera!

Commenti su Il mio San Martino di tanti anni fa di Stefano Spagnulo

$
0
0

Commovente, lacrima scesa durante la lettura. Complimenti sinceri all’autore!

Commenti su Il mio San Martino di tanti anni fa di Anna emilia

$
0
0

cara mamma,
mi sa che questa volta ti sbagli, stasera sulla mia tavola non ci saranno nè pittule nè baccalà e per varie ragioni,innanzitutto di ordine pratico: dove vado a comprare pummidori de penda e spunzali? per non parlare poi del baccalà, che se vado dal mio pescivendolo di fiducia e gli dico che mi serve per fare il brodo mi guarda come se fossi scesa da marte e poi perchè avere le stesse pietanze che si preparano a San martino a tavola non vuol dire festeggiare San Martino, non ci sarebbe la magia.
San Martino è uscire alle sette per andare di corsa a comprare i vermicelli (che poi non ho anocora capito perchè mancavano sempre, bah) e vedere Collemeto ormai quasi deserta con le macchine parcheggiate tutte vicine in precisi punti del paese, cioè le case di nonne, mamme e zie dove tutti si riuniscono per festeggiare insieme e sentire nell’aria frizzante il profumo un po’ pungente del fumo dei caminetti tutti accesi, con sopra invariabilmente pittule a friggere o carne ad arrostire e poi tornare di corsa a casa, in tempo per la prima cotta di pittule della nonna, da sgraffignare direttamente dallo scolapasta, prima ancora che le sistemi nella coppa con la quale poi le porterà a tavola insieme al ronchetto fritto, ronchetto messo a bagno circa un mese prima (lo sapevamo tutti, “aggiu musi lu ronchettu a bagnu” equivaleva a ” a San Martino tutti a casa mia”) e tra una pittula e l’altra appareccchiare prendendo i piatti quelli buoni dallo stipo vicino al frigo e sistemare sulla tavola le bottiglie verdi di acqua fiuggi appena riempite dal nonno con il vino nuovo e aspettare che arrivino tutti per mangiare insieme tra una chiacchera e due risa vicino al fuoco crepitante, dove poi papà si metteva ad arrostire la carne per chi la voleva… eh mamma come mi sembra ormai lontano quel mondo…
quindi, stasera niente pittule nè baccalà, ma un buon bicchiere di vino sì, per brindare a tutto questo, grata a Dio per averne fatto parte.

Commenti su È nato il “registro delle opposizioni”, per chi non vuole essere disturbato al telefono di DDL

$
0
0

Continuo ad essere regolarmente disturbata, nonostante abbia registrato il mio numero da più di tre mesi! :(


Commenti su È nato il “registro delle opposizioni”, per chi non vuole essere disturbato al telefono di Pier Paolo Tarsi

$
0
0

Ti avviso che sto per chiamarti e non spacciarti per la domestica tanto non ci credo. Voglio proporti l’affare del secolo! :D

Commenti su Libri/ Roberto Ferri. Oltre i sensi. Beyond the Senses di Alberto Giordani

$
0
0

..ma cosa dire…Amo tutto quello che questo artista fa’ e esprime….con i suoi capolavori….appena l’ho visto..ho riconosciuto…il talento che solo e dico solo..un Maestro di nome Caravaggio…aveva e avra’ per sempre.
Grazie al grande Roberto Ferri, rivivo emozioni sopite da tempo…….GRAZIE.
Un fan che disegna…di nome Alberto.

Commenti su È nato il “registro delle opposizioni”, per chi non vuole essere disturbato al telefono di DDL

$
0
0

Dlin dlon
“Salve! Questa è la segreteria telefonica di Sua Eccellenza DDL, al momento non posso risponderle; lasci un messaggio dopo il segnale acustico, tanto – nella migliore delle ipotesi – non lo ascolterò”.
Dlin dlon

Commenti su Lu sanapùddhu (la senape selvatica) di tommasoespositoTommaso

$
0
0

Armando, grazie.
Invocavo una ricerca come la tua su Lu sanapùddhu perché se ne sentiva la mancanza.
Finalmente adesso l’orizzonte gastronomico di questo vegetale è chiarito.

Commenti su Lo scrittore Nikollë Keta (1741-1803) e alcuni noti personaggi d’origine Arbereshe di lusuardo

$
0
0

cognome arbereshe? o cognomi arbereshe?

Viewing all 3124 articles
Browse latest View live