grazie Raffaella per aver esaltato ancor di più la bellezza di questo racconto, che mi pare tra i più belli di Giorgio, almeno tra quelli finora proposti agli Spigolatori. Pagine dense di significati e di insegnamenti, godibilissime e comprensibili nonostante il silenzio del “muto”. Non ti nascondo che se fossi un regista penserei seriamente a ricavarne un film, rigorosamente adattato nel Salento, tra cave e ulivi, a ridosso di muri a secco e pagghiare, all’ombra di ficheti e musicato dall’assordante frinire delle cicale. Esiste ancora questo Salento e non finiremo mai di esaltarlo, come è negli intendimenti di questo bellissimo spazio virtuale che stiamo costruendo e fortificando giorno per giorno
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