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Channel: Commenti per Spigolature Salentine
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Commenti su Nessuno tocchi gli ulivi di Puglia! di Redazione

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gli ulivi secolari parlano a tutti quelli che li sanno guardare, sono un patrimonio dell’umanità intera: non tocchi l’uomo contemporaneo un tesoro che è stato preservato nel tempo dalle cure dei nostri avi…(silvana bissoli, su petizionepubblica “Nessuno tocchi gli ulivi di Puglia”)


Commenti su Nessuno tocchi gli ulivi di Puglia! di Forum Ambiente e Salute

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Importante testimonianza del prof. Elio Lanzillotti in merito alla proposta di modifica di legge avanza da alcuni consiglieri regionali presso la Regione Puglia, sulla cosiddetta “Legge Tutela Olivi Secolari” una modifica di legge che se apportata spalancherà ancora di più le porte all’immorale uccisione del bel paesaggio e soprattutto all’espianto selvaggio dei nostri olivi secolari, in nome di uno sviluppo suicida e truffaldino!

Forum Ambiente e Salute
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“Presidenza della Regione, Consiglio Regionale Pugliese.

VERGOGNA!!!!

Ecco l’ultima trovata per favorire la distruzione totale del paesaggio agrario pugliese. Tutti d’accordo (a cominciare da Losappio di SEL): è necessario modificare la legge di tutela degli ulivi secolari pugliesi. Così com’ è non funziona, i tempi per le autorizzazioni degli espianti sono troppo lunghi. Del resto, l’economia non può essere fermata da un albero monumentale.

Eppure la legge che c’è limita già molto poco, tutti abbiamo visto ulivi espiantati (e poi seccati) a centinaia per far posto a rotonde, capannoni, strade, case alle periferie dei paesi, impianti fotovoltaici su terreni agricoli di pregio.

VERGOGNA!!!!! Ed ancora VERGOGNA!!!

Quante chiacchiere quando fu fatta la legge: la Puglia regina d’Europa per la protezione della natura. Molti si sentirono veramente orgogliosi di essere Pugliesi.

Ed oggi? cosa è diventata la nostra Puglia, se si esclude il Turismo di Luglio e Agosto ( nel solo salento)? Un disastro, anzi uno scempio.

L’agricoltura è in ginocchio, così come l’industria e l’artigianato (basta vedere il totale fallimento della Fiera del Levante).

Cosa invece prospera nella nostra regione? Eolico e fotovoltaico senza controllo, inceneritori e discariche, impianti di produzione di energia da carbone che soddisfano il bisogno energetico di mezza Italia e arricchiscono le multinazionali energetiche. A meno che non si voglia considerare come parametro anche la compravendita dell’oro usato, il cui prezzo è alle stelle e che è un ottimo indicatore, ma non certamente di ricchezza della gente.

Il Governatore Vendola, ha cercato di emozionarci , e in gran parte abbiamo creduto a tutto quello che ha detto. In realtà si tratta di un tradimento, perché non è mai andato oltre le inutili belle e millantate parole.

Cosa ha oggi di ecologico il partito di Vendola? Per non chiedere poi cosa abbia ancora di sinistra.

E’ sempre la stessa musica quando si tratta di potere, si parte con programmi fantastici e si finisce invece a tarallucci e vino.
I “rivoluzionari” si adeguano subito ai lauti stipendi, alle consulenze, alla gestione delle clientele. L’unica differenza con i governi di centrodestra è che questi di oggi hanno una fame arretrata veramente difficile da saziare.

Ed i rappresentanti della “società civile”? ed i “tecnici”?

Una volta eletti diventano subito politici scafati, onnipresenti con deliri di onnipotenza e spesso anche spocchiosi ed arroganti.

Ma se la politica non funziona, si dovrebbe poter fare affidamento sulle denunce, per esempio, delle grandi associazioni ambientaliste.

Purtroppo non è così, per queste associazioni la Puglia è perfetta, ovvero il paradiso della sostenibilità. Ma non sarà perfetta perché il governo regionale elargisce tanti bei quattrini (vedasi manifestazioni quali “Mediterre” la fiera dei parchi, chissa poi perché presentata a Bruxelles dall’assessore Nicastro e non dalla Barbanente).

I parchi non hanno i soldi per vivere, manca anche la benzina per i mezzi, ma non mancano mai costosi convegni e kermesse a cui di fatto però nessuno partecipa. Si spendono centinaia di migliaia di euro, (necessari per l’organizzazione degli eventi), sui quali alla fine solo pochi ci guadagnano, e non si tratta certo dei Pugliesi.

Ho la sensazione che la festa sia finita…Non ci prendete più in giro, ci siamo certo accorti dei tiket sui medicinali, dello schifo nelle prestazioni sanitarie, dei fiumi di denaro spesi nella formazione del nulla. Ci siamo ben accorti dell’unica realtà: una casta di “eletti” non scelti, di destra e di sinistra, che usa la politica per fare affari ed andare a puttane, ed un popolo che lavora, che soffre e che
subisce.
Di una cosa potete star certi, alle prossime elezioni ci sarà una sola parola d’ordine:

A CASA TUTTI COLORO CHE HANNO OCCUPATO “LA POLTRONA”.

Dagli onorevoli ai consiglieri regionali. Nessuno merita una conferma, sono gli artefici ed i responsabili del disastro economico e morale della Puglia e dell’intera nazione.
I primi ad andarsene devono essere devono coloro che sono stati eletti perché figli, parenti o amanti di politici potenti.
In democrazia il “potere” non è ereditario ma si conquista sul campo.

Elio Lanzillotti “

Commenti su Taviano, Racale, Melissano e Alliste. Chi gioca con la nostra storia? di Francesco

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Complimentoni per l’ideona “intelligentona”…e meno male che una delle caratteristiche del nostro Magico Salento sono i piccoli paesi ognuno con le sue tradizioni, culture ecc. ecc. Ora questi vogliono fare la città di 37.000 abitanti…ma poi quale saranno le periferie di queste città? Felline?…e il municipio dove sarà? non penso a taviano!!! vabbè che ormai si sta imbastardendo tutto, ma arrivare ad imbastardire anche le nostre tradizioni no.
qui mi sa che i tavianesi se ne stanno andando un pò sull’acido, ormai si sentono troppo stretti nei loro piccoli confini e cercano “il posto al sole”. ma sicuramente rimarranno nell’ombra.
FORZA RACALE!!! VOLEREMO IN SERIE D!!

Commenti su Nocerancora (postille bio-bibliografiche su Maurizio Nocera) di paolo

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beh, che cosa aggiungere, caro francesco, al tuo commento..
se non un enorme, sentito e commosso GRAZIE!

Commenti su Dialogo con un albero di Ulivo sulla proposta di espianto in Regione Puglia di armandop

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Poiché la mia amara battuta a qualcuno potrebbe sembrare criptica e, addirittura, per via di un’omonimia, generare equivoci: Antonio è il calciatore, Massimo il consigliere regionale. Approfitto per fare, invece, i complimenti al “nostro” Massimo per il bel post.

Commenti su Nessuno tocchi gli ulivi di Puglia! di Fernando Martella

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Ha strappato molti pugliesi alle loro radici, ma gli ulivi son la Puglia, più di quegli uomini e donne emigrati. é come se ci smontassero i trulli di Alberobello o ci otturassero le grotte di Castellana coi loro rifiuti (fernando Martella nei commenti su petizione pubblica “Nessuno tocchi gli ulivi di Puglia”)

Commenti su Nessuno tocchi gli ulivi di Puglia! di redazione

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Ehi! Dico a voi…nemici della Puglia! Ma non volete lasciare proprio nulla a questa povera Terra martoriata?! Ci avete avvelenato l’aria con il carbone, state distruggendo i campi e il paesaggio col fotovoltaico e l’eolico, minacciate di inquinare il nostro mare col petrolio e adesso intendete sradicare le creature più suggestive e caratteristiche della nostra Regione ?! Giammai!

(Sonia Mancarella, nei commenti sulla petizione pubblica “Nessuno tocchi gli ulivi di Puglia”)

Commenti su Dialogo con un albero di Ulivo sulla proposta di espianto in Regione Puglia di massimo negro

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Grazie per i commenti alla nota.

Caro Marcello, ottima idea quella di chiedere che il tema venga affrontato nelle scuole e dello spazio da dare ai temi. Speriamo che qualche insegnante raccolga il tuo spunto. E’ assolutamente necessario far crescere una nuova coscienza di attenzione al nostro territorio nelle nuove generazioni.


Commenti su Nessuno tocchi gli ulivi di Puglia! di Redazione

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dal sito della Regione Puglia stralciamo parte del comunicato di ieri, 24 ottobre 2011. A maggior motivo chiediamo che venga subito respinta la proposta avanzata dal consigliere Cassano e si migliori la legge regionale che tutela gli ulivi di Puglia, auspicando che quanto prima si giunga “all’olio prodotto da uliveti monumentali”.

ULIVI E ULIVETI MONUMENTALI
Nell’area del Mediterraneo la Puglia è il luogo di elezione per la coltivazione dell’olivo. Ormai parte della nostra identità, la sua coltivazione è strettamente connessa alle condizioni climatiche della Regione e alla sua storia. L’olivicoltura ha quindi radici lontanissime, ed è stata una parte importante dell’economia di larghe parti del nostro territorio nel corso dei secoli. Testimoni di questo fondamentale ruolo sono gli ulivi monumentali, che sono stimati in circa 5 milioni di piante: la legge regionale 14 del 2007, unica legge in Italia, tutela questo inestimabile patrimonio. La scelta di tutelare gli ulivi e gli uliveti monumentali di Puglia è strategica, al fine di preservare lo straordinario valore di un’agricoltura e di un paesaggio unici al mondo. Oggi abbiamo le prime 13.000 piante monumentali censite ed entrate nell’elenco regionale che ne garantisce la tutela. È importante osservare che molti produttori stanno provvedendo all’auto-censimento dei propri ulivi, sintomo di una nuova sensibilità.
È però fondamentale, perché l’olivicoltura tradizionale sia mantenuta e conservata, che essa generi convenienza economica per le aziende. L’obiettivo in questa direzione, prevista dalla legge regionale, che deve essere sinergica con le politiche di sviluppo rurale, è quello della valorizzazione della sua produzione, che dovrà basarsi sui fattori chiave della qualità e della tipicità. In Puglia abbiamo esempi positivi in questo senso, dal Gargano fino al Salento. La menzione speciale “olio prodotto da uliveti monumentali” può oggi fondare la sua operatività su recenti scoperte: infatti, ricerche scientifiche realizzate in Puglia hanno individuato differenze significative degli oli pugliesi prodotti da ulivi secolari.
La Puglia è quindi pronta a cogliere le opportunità di valorizzazione e promozione di questa tipologia di oli su una base scientifica forte…

http://www.regione.puglia.it/index.php?page=pressregione&id=11570&opz=sendmail

Commenti su Senza titolo, per non metterne più di uno… di fabio

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“…ringrazio per gli interventi, anche se, ribadisco, sarebbe bello che i collaboratori non fossero sempre i “soliti noti”.

???
I’m sorry!

Commenti su Taviano, Racale, Melissano e Alliste. Chi gioca con la nostra storia? di domenico

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e in questa fantomatica città quale sarà il Santo Patrono? San Sebastiano? San Antonio? San Quintino? San Martino che il mosto diventa vino (evidentemente consumato a damigiane dai promotori di questa idea)?
I racalini sono orgogliosi di essere tali, e tali rimarranno, magari si impegneranno a trovare un lavoro serio ai promotori di questa assurda iniziativa.

Commenti su Nessuno tocchi gli ulivi di Puglia! di Redazione

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The Olive tree is as sacred as it’s fruits and the oil it will produce. It is an identity of the region that has always been sacred and must remain that way (Salvatore Michael Lancieri nei commenti della petizione “Nessuno Tocchi gli Ulivi di Puglia”)

Commenti su Nessuno tocchi gli ulivi di Puglia! di Redazione

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Queste opere d’arte della natura hanno formato per secoli l’economia e la caratteristica della puglia, molti alberi hanno vissuto persino il passaggio di Federico II, e ora grazie “all’ intelligenza” di qualcuno rischiano la morte in nome degli interessi e speculazione di pochi! LA PUGLIA è L’ULIVO!!!(Daniele Ferretti nei commenti della petizione “Nessuno Tocchi gli Ulivi di Puglia”)

Commenti su Nessuno tocchi gli ulivi di Puglia! di Redazione

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NESSUNO osi toccare gli ulivi di Puglia! Vivo lontana dal mio Salento, ma ho ancora lì gli ulivi piantati da mio papà ed anche più antichi. Resisto nel vendere il terreno! Se qualcuno volesse adottare questi ulivi, mi può contattare all’indirizzo email:renis@unict.it. ne potremmo parlare!
(Marcella Renis nei commenti della petizione “Nessuno Tocchi gli Ulivi di Puglia”)

Commenti su Nessuno tocchi gli ulivi di Puglia! di Redazione

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Gli alberi di ulivo di Puglia sono sacri e non sono di certo un ostacolo per l’economia, se solo ci fosse la lungimiranza e la competenza di una classe politica che collabora fattivamente con le associazioni sindacali di settore potrebbero essere una risorsa reale per la nostra economia!è troppo chiedervi di impegnarvi acostruire qualcosa e a non distruggere il nostro territorio?Vi paghiamo per provvedimenti seri ed intelligenti non per contribuire allo sfascio economico e paesaggistico di questa amata terra e di questa povera patria! (Fabiola Rizzo nei commenti della petizione “Nessuno Tocchi gli Ulivi di Puglia”)


Commenti su Nessuno tocchi gli ulivi di Puglia! di Redazione

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Nessuno sviluppo industriale, artigianale e commerciale merita l’estirpazione di un ulivo secolare. Trovassero altri luoghi… e comunque… occorre iniziare ad adattare le nostre esigenze nel massimo rispetto e tutela della natura e del paesaggio esistente. Abbiamo l’obbligo morale e civile di conservare quel che resta del territorio agricolo per le generazioni future. Basta con il profitto prima di tutto… Prima la natura, il paesaggio e poi l’uomo con le sue esigenze primarie… il profitto viene molto dopo!(Cosimo Napoli nei commenti della petizione “Nessuno Tocchi gli Ulivi di Puglia”)

Commenti su Nessuno tocchi gli ulivi di Puglia! di Redazione

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gli ulivi passato, presente, futuro della nostra terra. I nostri nonni, bisnonni,avi hanno lavorato per tutta la loro vita ed ora nessuno tocchi questi alberi produttori di un olio speciale, unico che rappresenta il nostro oro (Nuccia Scrimieri nei commenti della petizione “Nessuno Tocchi gli Ulivi di Puglia”)

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Gli ulivi sono il primo segnale che, dopo un lungo viaggio, sono di nuovo ritornata a casa nella mia terra, sradicarli vorrebbe dire sradicare anche me(Anna Emilia Perrone nei commenti della petizione “Nessuno Tocchi gli Ulivi di Puglia”)

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ma stanno diventando matti? rinchiudeteli e gettate la chiave nel pozzo! L’ulivo è sacro (Francesco Fiore nei commenti della petizione “Nessuno Tocchi gli Ulivi di Puglia”)

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Se venisse approvata una tale modifica legislativa non ci sarebbe un aumento dello sviluppo economico ma al contrario, ci sarebbe decrescita delle risorse turistiche, svendita delle nostre colline a speculatori che vogliono solo sfruttare la nostra terra a livello energetico-industriale o di cementificazione selvaggia ma non la amano. La Puglia per conformazione fisica e geografica è a vocazione turistica, essendo una tra le più belle regioni d’Italia, ed è per questo che con orgoglio va tutelata e protetta. Questo ci aspettiamo dai nostri amministratori politici di sinistra, centro e destra: non la svendita della nostra amata regione ma una proficua collaborazione verso il vero sviluppo della Puglia.(Nunzia Ranaldo nei commenti della petizione “Nessuno Tocchi gli Ulivi di Puglia”)

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