Anche i nostri mari erano ricchi di anguille. Ricordo da ragazzino, negli anni 60, vicino alla fonte sorgiva delle 4 colonne, quando l’acqua che sgorgava era potabile e non inquinata, in alcuni periodi dell’anno si vedevano le anguillette svincolarsi tra i ciottoli immersi nelle basse acque che dalla fonte si scendevano verso il mare aperto. Una volta son riuscito ad intrappolarne una e metterla in una bottiglia di birra abbandonata sugli scogli. Quel trofeo vivente, con la bicicletta, lo portai a casa dove i miei increduli della mia pesca (effettuata solo con le mani e senza l’ausilio di reti, ami, caritari o altre diavolerie) la misero in un secchio d’acqua e la svuotarono in una cisterna di acqua piovana dove, forse, tutt’ora ancora vive.
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